Nella
bolla del 3 febbraio 1198, il papa Innocenzo
III accorda il permesso di ricevere dei
donati o confratelli. Nel contrato tra il
vescovo di Arles e S. Giovanni de Matha, del
1203, si fa riferimento agli affiliati al
convento. Speciale menzione merita la
lettera che il vescovo Conzalvo, della città
di Segovia, datata il 3 febbraio 1208,
rivolge al suo popolo ed al clero,
esortandoli ad iscriversi alla Confraternita
Trinitaria, che definisce “gloriosa”.
Il papa
Innocenzo III ancora, nella bolla del 18
giugno 1209 conferma le case fondate e le
Confraternite Trinitarie. Lo stesso viene
ripetuto dal papa Onorio III nella sua bolla
del 25 aprile 1219, in cui dà la facoltà
di ricevere nuovi confratelli. Innocenzo IV,
il 20 febbraio 1248, conferma le concessioni
già accordate ed esorta i fedeli ad essere
generosi con i trinitari e ad iscriversi ad
una così santa Confraternita e Fratellanza.
A quanti lo fecero, concede indulgenze ed
altri privilegi, e li prende sotto la sua
protezione.
Esistono
molti altri documenti di pontefici, vescovi,
re che parlano di Confraternite Trinitarie,
della Redenzione, più tardi della Madonna
del Rimedio, di altre confraternite
aggregate all’Ordine con moltissime
persone impegnate nell’opera della
redenzione e nel servizio di carità a
favore degli schiavi, degli oppressi e dei
poveri. Ne abbiamo citato soltanto alcuni
significativi per indicare che le
Associazioni Trinitarie sono antiche quanto
l’Ordine stesso.
Storicamente,
il nome di Terz’Ordine nasce con
l’Ordine degli Umiliati, riconosciuti da
Innocenzo III. Era composto da persone che
vivevano nel secolo sotto una Regola di
Vita. Tra i Trinitari conosciamo la
redazione di statuti attribuiti a Guglielmo
lo Scozzese, terzo ministro generale
dell’Ordine (1217-1222), e certamente
molto antichi; da essi si ha un’idea
dell’organizzazione primitiva della
Fratellanza Trinitaria. Ma i primi statuti
dell Terz’Ordine che si conoscono furono
pubblicati nel 1584 e portano
l’approvazione del ministro generale
dell’Ordine, Bernardo Dominici. Essi
raccolgono norme di vita vissute e pervenute
dalla tradizione, ma l’esistenza di
terziari, anche se non chiamati con questo
nome, risale certamente alle origini
dell’Ordine.
Nelle
costituzioni del 1657 dei trinitari calzati,
si fa menzione dei tre voti nella formula di
professione dei terziari; posteriormente, la
professione si riduce alla promessa di
compiere i comandamenti della legge di Dio e
la regola di Vita del Terz’Ordine. Tra i
trinitari scalzi, la prima Regola di Vita
che si conosca dei terziari fu approvata dal
papa Leone XII
il 6 giugno 1828; in essa si parla
della emissione dei tre voti. Questa Regola,
con alcuni ritocchi, approvata e confermata
nel 1925, ancora rivista ed ulteriormente
approvata dalla Santa Sede il 28 dicembre
1940, ha continuato ad essere in vigore fino
ai nostri tempi.
Ora,
infine, coll’approvazione del Progetto di
vita del Laicato Trinitario l’anno 2000,
abbiamo norme precise e valide alle quali si
devono riferire tutte le associazioni
trinitarie. Senza i laici non è possibile
la Famiglia Trinitaria.