I
RELIGIOSI TRINITARI DI SAN CARLO ALLE
QUATTRO FONTANE (1 dicembre 2002)
I
Religiosi Trinitari sono presenti
ininterrottamente fino ai nostri
giorni, nella Casa di Roma sita
nell’intersezione tra Via del
Quirinale e Via delle Quattro Fontane,
dal 1609.
Francesco
Borromini costruì il complesso
architettonico perfettamente
rispondente allo spirito e alla
missione dei Trinitari; infatti, esso
è nell’emblema della povertà, un
inno di gloria alla Santissima Trinità:
il Dio di Gesù Cristo che ascolta e
fa suo il grido dei poveri, degli
emarginati e degli oppressi.
Attraverso il genio dell’artista si
fondono in un tutt’uno, povertà di
materiali, spazi ridotti e arte in
modo tale che anche i Superiori
Maggiori hanno riconosciuto che
l’opera del Borromini risponde al
dettato della propria Regola di Vita
Omnes Ecclesiae istius Ordinis sint
‘plani operis’ (RT 3), approvata
dal Sommo Pontefice Innocenzo III nel
1198.
La
ragione del ‘plani operis’ (chiese
semplici e povere) deriva dal fatto
che i soldi raccolti dai Trinitari
devono essere utilizzati non per
l’edificazione di monumenti, ma per
il riscatto degli schiavi.
Attualmente
la Comunità è composta di 22 frati
Trinitari che appartengono a diverse
nazionalità: spagnola, peruviana,
colombiana, argentina, cilena,
boliviana e malgascia. Continua così,
nella Casa di San Carlino,
un’esperienza che dura da quasi
quattro secoli: fratelli di diverse
etnie e giurisdizioni vivono in
comunione d’intenti seguendo il
Progetto di Vita dell’Ordine della
Santissima Trinità; un respiro aperto
e senza frontiere all’insegna
dell’amore fraterno,
dell’accoglienza e
dell’irradiazione dei valori
evangelici.
Il
complesso di San Carlino nella sua
essenzialità, semplicità e austerità
si propone come luogo ideale e
appropriato per la formazione di
giovani studenti nel contesto della
vita consacrata e del sacerdozio. La
Comunità religiosa, ubicata nel luogo
dove si incontrano le quattro piccole
fontane, da dove parte l’asse
urbanistica voluta da Papa Sisto V,
nell’altura del colle Quirinale, è
secondo gli esperti, un modello di
Monastero nel cuore di Roma.
Le
prestigiose Università Gregoriana e
di S. Tommaso distano il tempo di una
breve passeggiata, e
molto vicino è anche
l’Università Lateranense, così
come altri Centri Pontifici
Universitari. E Roma,
la Città di Pietro e di Paolo
e della grande testimonianza dei
martiri dei primi secoli, sede della
Cattedra di Pietro, diventa luogo
privilegiato per conoscere e amare la
Chiesa Universale.
Questa
Casa con annessa la Chiesa aperta al
culto, ha un’unzione tutta
particolare con i poveri che sempre più
numerosi vi trovano un punto di
riferimento grazie anche al generoso
contributo dei fedeli, del gruppo dei
Laici Trinitari e dei fratelli della
Comunità, dai quali ricevono sempre
un segno di tangibile solidarietà. I
numerosissimi turisti possono ammirare
liberamente in tutto il suo splendore
il complesso architettonico, del
Cavaliere Francesco Borromini.
L’Ordine
della Santissima Trinità è ricco di
storia, e i religiosi danno
testimonianza di semplicità e carità,
e negli otto secoli di vita hanno
condiviso ‘la sorte’ e ‘la
causa’ di uomini e donne emarginati
e schiavi. Anche i Religiosi di San
Carlino hanno fatto diverse redenzioni
di schiavi e continuano ad impegnarsi
nel campo, fedeli alla tradizione che
affonda le sue radici nel Vangelo,
nella Santa Trinità, nel Dio che
ascolta il grido degli indigenti e
degli oppressi e lo fa suo in Gesù.
Il
Progetto di Vita della Comunità segue
le direttive che vengono dalle diverse
giurisdizioni dell’Ordine che sono
presenti in molti Paesi del mondo, con
la finalità di camminare e crescere
insieme, aperti alle diverse istanze
di comunione e di impegno evangelico,
caratteristico del carisma
trinitario-redentivo.
A
San Carlino, l’arte borrominiana
continua ad essere al servizio della
cultura universale e
dell’evangelizzazione, per cui
cresce sempre di più l’ammirazione
verso l’architetto Francesco
Borromini. La Chiesa e il Chiostro,
recentemente restaurati, appaiono come
un gioiello d’immensa bellezza e
sono fra le più importanti opere del
barocco romano; qui si danno
appuntamento i grandi architetti e gli
studiosi dell’arte a livello
mondiale, tanto che le pubblicazioni e
le tesi dottorali sull’argomento si
susseguono.
I Religiosi Trinitari nella loro austerità di vita accolgono tutti con
spirito fraterno e mettono a
disposizione dell’intera umanità
l’immenso patrimonio artistico, vero
dono di Dio, di cui sono custodi.
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