ALLE
SORGENTI DEL CAPOLAVORO DI FRANCESCO
BORROMINI:
NELLA CAUSA DEGLI SCHIAVI E DEI POVERI
(9 dicembre 2002)
Francesco Borromini era nato nel 1599
a Bissone (CantonTicino-Svizzera). Nel
1634 inizia il lavoro a San Carlino
con i Padri Trinitari Spagnoli, è la
sua prima opera come autonomo. In
piena sintonia con lo spirito che
animava questi fervidi religiosi, in
spazi incredibilmente ridotti e con
materiale povero mostrerà tutto il
suo grande ingenio. Santità,
bellezza, armonia, pace e solidarietà
universali sono altrettante chiavi di
lettura del suo capolavoro.
Il Borromini, infatti, innestato alle
radici dell'Ordine Trinitario,
non prenderà un soldo per sé, anche
lui sposa la causa redentrice: la
redenzione degli schiavi è l'opera di
misericordia per eccellenza (Innocenzo
III, 8/3/1199; Urbano VIII,
25/9/1631): nello schiavo si incontra
Cristo che ha fame e sete, nudo e
ammalato, pellegrino e in carcere (cf
Mt 25,35-36).
L'Ordine della Santissima Trinità,
fondato da San Giovanni de Matha con
la collaborazione di San Felice di
Valois, ha ricevuto l'approvazione dal
Papa Innocenzo III nel 1198. Nel 1599
Clemente VIII concesse il Breve della
riforma, portata avanti da S. Giovanni
Battista della Concezione.
L'Ordine era nato al tempo delle
Crociate come alternativa disarmata.
La sua missione l'ha sempre compiuta
per la via della pace. I Trinitari
hanno liberato centinaia di migliaia
di schiavi cristiani e musulmani. Per
secoli l'Ordine Trinitario è stato
luogo d'incontro umanitario della
Chiesa con il mondo dell'Islam.
Oggi nel mondo ci sono molti contesti
di schiavitù, di persecuzione e
oppressione, anche a causa della
propria fede. In una lunga lista di
Paesi, la missione trinitaria è
crudamente attuale. Noi Trinitari in
questi otto secoli di storia abbiamo
cercato di lenire la piaga della
schiavitù: Il vostro Ordine ha fatto
della liberazione degli oppressi e
dell'amore per i poveri un tratto
qualificante della propria missione
nella Chiesa e nel mondo (Giovanni
Paolo II, 7/6/1998).
L'Ordine della Santissima Trinità,
così antico e così nuovo (cf Paolo
VI, 9/1/1974), in questo terzo
millennio, dopo più di otto secoli di
storia, continua a rinnovare il suo
impegno redentivo in fedeltà alle
origini, proclamando: "Dio
è Amore" (1Gv 4,8): la
pace, la solidarietà e il progresso
universali promanano da Lui.
La Vergine Santissima, l'Immacolata,
Regina della Pace, che da secoli
quotidianamente invocate con la bella
preghiera: 'Ave , Filia Dei Patris,
Ave, Mater Dei Filii, Ave, Sponsa,
Spiritus Sancti, Sacrarium Santissimae
Trinitatis', vi accompagni
sempre (cf Giovanni Paolo II,
alla Famiglia Trinitaria, 1999, n. 4).
Gloria a Te, Trinità, e agli schiavi
libertà!
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