SAN CARLINO
CELEBRA LA FESTA DEL SANTO RIFORMATORE
DELL'ORDINE DELLA SS. TRINITÀ (14
febbraio 2003)
"San Giovanni Battista della
Concezione ci insegna con la sua vita
quali siano le disposizioni e gli
atteggiamenti degli autentici
rinnovatori. Non c'è autentica
riforma ecclesiale senza il
rinnovamento interiore, senza
l'obbedienza, senza la croce. Solo la
santità produce frutti di
rinnovamento!" (Paolo VI, Omelia
della Canonizzazione, 1975).
I Trinitari di San Carlino celebrano
il 14 febbraio la festa di San
Giovanni Battista della Concezione,
nato in cielo in quel giorno del 1613.
Da sempre è chiamato con affetto 'il
Santo Riformatore'. Nacque il 10
luglio 1561, ad Almodóvar del Campo
(Spagna), nel cuore della Mancia, dove
Miguel de Cervantes ambienta le
avventure di 'Don Chisciotte'.
Correvano venti di Riforma nella
Chiesa; Padre Giovanni Battista, mosso
dallo Spirito, inizia e porta a
termine la Riforma dell'Ordine
trinitario e il 20 agosto 1599 il
Sommo Pontefice Clemente VIII, gli
concede il Breve "Ad militantis
Ecclesiae" col quale approva ed
erige la Riforma.
San Giovanni Battista della Concezione
era approdato a Roma il 21 marzo
del 1598, dopo un rocambolesco
viaggio. Portava la documentazione per
ottenere dal Papa l'approvazione della
Riforma dell'Ordine. Nella Città
Eterna il tempo passava e le difficoltà
crescevano, da più di un anno era a
Roma, senza risultati. Intanto era
rimasto solo, privo di ogni umano
sostegno, deriso e calunniato. in un
mare di ostacoli: una vera 'notte
oscura'; tentato perfino di lasciare
l'abito trinitario per quello di un
altro Ordine! Si sentiva distrutto,
fallito, lui che tanto amava l'Ordine
della SS. Trinità! Ci racconta, nei
suoi meravigliosi scritti, che non
faceva altro che piangere nella sua
cella, tanto che temeva d'impazzire.
Lui, un uomo tanto coraggioso!
Accadde che in quella situazione di
crisi passando per via delle Quattro
Fontane (allora Via Felice),
all'improvviso percepì un mare di
pace e di serenità, e vide tanti
trinitari in quel luogo avvolti in
un'immensa luce, lodando la Santissima
Trinità. Decise subito di restare con
l'abito trinitario e di perseverare
nell'opera intrapresa 'anche se mi
costasse mille volte la vita'. Scrisse
a tale proposito: 'Mi innamorai della
vita di sofferenza e l'abbracciai con
Cristo'.
Pochi giorni dopo ottenne la risposta
del Papa, proprio il 20 agosto 1599.
E, guarda caso, quell'anno nasceva a
Bissone (Canton Ticino) il geniale
architetto Francesco Borromini. I due,
il frate e l'architetto, grandi
ammiratori di San Carlo Borromeo,
modello dei riformatori nella Chiesa
Cattolica. Dio Trinità non fa
che sorprenderci con i suoi disegni! A
perenne memoria San Carlino alle
Quattro Fontane risponde a
quell'esperienza profetica che
continua nella storia ed è sempre
attuale.
Il sogno del Santo Riformatore era di
ravvivare la fiamma che bruciò il
cuore dei Santi Fondatori dell'Ordine:
San Giovanni de Matha e San Felice di
Valois. 'Quei loro cuori - scrive -
bruciati dalla carità!'. Ed era
solito pregare: 'Che Tu, o Dio Trinità,
i poveri, gli schiavi e noi siamo una
stessa cosa, una trinità sulla terra'.
Ora nel 2003 come Famiglia Trinitaria
(religiosi, religiose, oblate, laici
trinitari e amici tutti),
vogliamo ravvivare quella stessa
fiamma, per donare la nostra vita, a
gloria della Trinità e per la
redenzione degli schiavi!
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