RICORDIAMO
LA NASCITA DELLA BEATA ELISABETTA (21
novembre 2002)
Oggi 21
novembre 2002 ricordiamo la nascita
della Beata Elisabetta Canori Mora,
infatti nasceva a Roma, presso i Fori
Imperiali, il 21 novembre 1774.
Appartiene all’Ordine
Secolare Trinitario di San Carlino,
dove percorre le vie della santità
accanto ad un’altra santa sposa,
madre
e mistica come lei, la Beata
Anna Maria Taigi. Racconta Elisabetta
nel suo ‘Diario’ che varcando per
la
prima volta
l’ingresso della Chiesa di
San Carlino, ha sentito un fascino
particolare per quel luogo sacro,
capolavoro del Borromini, fascino che
l’accompagnata tutta la vita.
Elisabetta
Canori Mora viene beatificata il 24
aprile 1994 ‘Anno Internazionale
della Famiglia’
ed il Santo Padre, Giovanni
Paolo II, ha voluto presentarla come
dono della Santa Trinità alla Chiesa
e, in modo particolare, alle famiglie.
Protettrice delle famiglie, oggi, la
presentiamo nella sua veste di sposa e
madre solidaria con le famiglie
disagiate dell’isola di Negros nelle
Filippine. Molti dei loro figli vivono
in condizioni infraumane. La Beata
Elisabetta nasce per il bene di tutta
l’umanità. I Santi sono doni di Dio
per l’umanità.
Beata Elisabetta, prega per le
famiglie, per i bambini abbandonati,
prega per tutti noi!.
PROGETTO
SOCIALE ‘BEATA ELISABETTA CANORI
MORA’:
AIUTO AI
BAMBINI DELL’ISOLA DI NEGROS NELLE
FILIPPINE
L'Istituto
delle Suore Trinitarie di Roma è un
germoglio sbocciato dal grande albero
dell' Ordine Trinitario
l’8 settembre 1762 con la
vestizione dell'abito religioso
trinitario della fondatrice, Madre
Maria Teresa Cucchiari, nella chiesa
di S. Carlino.
Da
qualche anno l'Istituto ha orientato
il suo interesse missionario verso le
Filippine, con l’urgenza di salvare
l'infanzia abbandonata dell’isola di
Negros, dove la povertà e la miseria
si mostrano nella loro più cruda
realtà; nel Centro Most Holy Trinity
Home Victorias Foundation
In. vengono accolti
bambini e bambine dai tre anni
d’età sino al termine dell'obbligo
scolastico.
Attualmente
stiamo visitando le diverse zone di
uno dei quartieri più poveri, dove
gran parte delle persone vive in
capanne nel cimitero pubblico e i
bambini inventano i loro giochi tra le
immondizie e le tombe. Siamo riuscite
a sollevare da questa inumana
condizione oltre trenta bambini che,
almeno il sabato e la domenica,
trascorrono, insieme ai loro coetanei
ospiti del nostro Centro, momenti di
serenità, di gioia e
benessere fisico, intellettuale
e morale.
Il
nostro Progetto è quello di creare
delle infrastrutture che
assicurino a questi piccoli un
avvenire dignitoso e realizzare la
loro promozione umana, sociale e
cristiana.
Potremo arrivare a tutto questo
con il vostro aiuto.
Urge
in noi ciò che ha detto Gesù:
Tutto
quello che avete fatto a uno
di
questi più piccoli l’avete fatto a
me.
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